Cathy La Torre
Metà sicula, metà statunitense Cathy La Torre nasce a Erice nel 1980.
Nel 1999 si trasferisce a Bologna dove tre anni più tardi si laureerà in giurisprudenza, per poi diventare avvocato e fondare il primo studio legale interamente dedicato alla tutela e all’affermazione dei diritti che lei definisce “XXL”: extralarge, così comodi che entrano tutti.
Per tanti è l’Avvocathy, metà umana metà avvocata.
Per altri è l’avvocato dei “dimenticati fra i dimenticati”.
Attivista genderfluid, lesbica, è la prima persona non transessuale a diventare vicepresidente della più grande Associazione Trans d’Europa, il “Movimento Identità Trans”.
Attualmente vive fra Italia, Europa e Stati Uniti, inseguendo diritti negati o smarriti.
Per il suo impegno a favore della parità di trattamento delle persone gay, lesbiche, bisex, trans, nel 2013 riceve il suo primo bossolo. È il primo anello di una lunga catena di minacce, insulti e odio, che la renderanno ripetutamente vittima di stalking e per questo, per un periodo, sotto protezione.
Nel luglio del 2019 reagirà alle parole d’odio fondando, assieme alla filosofa Maura Gancitano, “Odiare Ti Costa”: una imponente iniziativa contro l’odio in rete che in pochi mesi catalizzerà l’attenzione di migliaia di persone.
Nel 2019, è stata insignita del premio “The Good Lobby Awards” come “Miglior avvocato pro bono d’Europa”.
Nel 2020 pubblica in Strade Blu Mondadori il suo primo libro, “Nessuna causa è persa”.